Secondo me il grande errore che fa Starbucks e’ quello di pensare che in Italia non funzionerebbe. Non aprono negozi in Italia per scelta. Noi italiani ci beviamo tutto quello che viene da oltre oceano, anche se e’ una caricatura (in meglio?) di un nostro modello culturale.
Io continuo a preferire i bar italiani ognuno diverso (completamente) dall’altro. Starbucks ci prova con le ambientazioni diverse (non come Donkin Donuts che e’ sempre uguale a se stesso, ad esempio); ma sono sempre piu’ attirato dal bar gestito per generazioni dalle stesse persone.
Quello che copierei a Starbucks sono le poltrone, gli angoli che sembrano un salotto e il Wi-Fi gratuito.
La cosa più clamorosa è che mi risulta che la famiglia Benetton/Autogrill abbiano grandi quote della Starbucks corp e che volontariamente non vengano aperti negozi in Italia. La concorrenza e la tradizione dei nostri bar è scoraggiante, è vero. Il caffè espresso è migliore, senza dubbio. Ma questa ritualità di Starbucks come momento di relax grazie a questi caffè lunghi lunghi lunghi, ai frappuccino vari, alle torte eccezionali, alle poltrone, al wifi e agli schermi che ti dicono quale canzone stai ascoltando per acquistarla subito sull’iTunes Store… beh, sono un’altro lato della medaglia. Lato che secondo me sfonderebbe anche qui da noi. Io sogno una “vasca” tra la maratona e il Desenzanino con un caffè di Starbucks… e penso di non essere il solo!
venerdì 8 Gennaio 2010 12:30
fabiochi
L’unica cosa che non gli invidio è il caffè, ribattezzato dai Lodrinesi “laaudùra” (lavatura).
basta vedere il leone: al mc donald’s sempre coda, al panino giusto che fa dei panini spettacolari e buonissimi molta meno gente.
anche lo starbucks avrebbe successo nonostante i tipici bar
Dio salvi Starbucks!!! Quando lo provi ti cambia la vita… poi negli States è un rito/abitudine! Quanto mi manca qui in Italia…
Secondo me il grande errore che fa Starbucks e’ quello di pensare che in Italia non funzionerebbe. Non aprono negozi in Italia per scelta. Noi italiani ci beviamo tutto quello che viene da oltre oceano, anche se e’ una caricatura (in meglio?) di un nostro modello culturale.
Io continuo a preferire i bar italiani ognuno diverso (completamente) dall’altro. Starbucks ci prova con le ambientazioni diverse (non come Donkin Donuts che e’ sempre uguale a se stesso, ad esempio); ma sono sempre piu’ attirato dal bar gestito per generazioni dalle stesse persone.
Quello che copierei a Starbucks sono le poltrone, gli angoli che sembrano un salotto e il Wi-Fi gratuito.
Ma il ns governo ha ben deciso di prorogare il Decreto Pisanu.
http://www.guidoscorza.it/?p=1431
Meglio cosi’ solo per chi come noi vende strumenti per attuarlo. Ma la legge e’ veramente stupida, punto.
La cosa più clamorosa è che mi risulta che la famiglia Benetton/Autogrill abbiano grandi quote della Starbucks corp e che volontariamente non vengano aperti negozi in Italia. La concorrenza e la tradizione dei nostri bar è scoraggiante, è vero. Il caffè espresso è migliore, senza dubbio. Ma questa ritualità di Starbucks come momento di relax grazie a questi caffè lunghi lunghi lunghi, ai frappuccino vari, alle torte eccezionali, alle poltrone, al wifi e agli schermi che ti dicono quale canzone stai ascoltando per acquistarla subito sull’iTunes Store… beh, sono un’altro lato della medaglia. Lato che secondo me sfonderebbe anche qui da noi. Io sogno una “vasca” tra la maratona e il Desenzanino con un caffè di Starbucks… e penso di non essere il solo!
L’unica cosa che non gli invidio è il caffè, ribattezzato dai Lodrinesi “laaudùra” (lavatura).
basta vedere il leone: al mc donald’s sempre coda, al panino giusto che fa dei panini spettacolari e buonissimi molta meno gente.
anche lo starbucks avrebbe successo nonostante i tipici bar