EOLO e il PEER TO PEER

28 Gennaio 2009 - Stefano Costantini

In mille ci han fatto la stessa domanda: ma EOLO ha il traffico P2P limitato?

C’è chi dice sì, c’è chi dice no … di fatto abbiamo finalmente una risposta (e un paio di test per tutti):

Con ordine, partiamo dalla risposta. A darla, sul forum del provider, è il CEO in persona: Luca “skyluke” Spada:

Ripeto per l’ennesima volta che -per ora- non facciamo nessun shaping esplicito sul P2P. Di certo se continua a crescere (siamo a oltre l’80% del traffico) qualche soluzione dovremo trovarla, viceversa il modello economico non sarà più sostenibile.

Stiamo preprando una bella pagina pubblica con il dettaglio della banda per servizio su EOLO. gli operatori che limitano il p2p lo tengono al 10-20% del traffico globale, altro che l’80% come noi!

Sul fatto che il p2p va più veloce di notte è un po’ come scoprire l’acqua calda… Di notte c’è meno traffico, gli operatori che limitano il p2p aprono i rubinetti e quindi c’è più banda per tutti. Le celle di EOLO (che è l’unico punto dove c’è condivisione di accesso) sono più scariche e quindi dedicano maggior banda ai protocollo non latency-sensitive/http.

I test che, invece, possiamo fare, sono di due tipi: un download da una fonte “sicura” (finché non scoppia 😉 ) ed un test nato e sviluppato per verificare se il provider manipola (filtra, limita, leggetela come volete) il traffico TORRENT (suggeriamo sempre l’uso di bittorrent per i download, e non di eMule perché se usate quest’ultimo a collassare non sarà EOLO, ma il vostro router / pc per l’altissimo numero di sessioni aperte dal programma 😉 )

Per il download, procedete così: scaricate “ubuntu” (una distribuzione linux) da questo sito, selezionando il TERZO file: http://torrent.ubuntu.com:6969/ . So che è un file del quale molti di voi non hanno alcun bisogno, ma ci serve per farvi vedere quanto buona è la connessione EOLO. Potete anche interrompere il download (sono 3 GB) dopo un po’, non siete obbligati a scaricarlo tutto. Io, per esempio, ho provato stamattina (in orario d’ufficio, quello che, secondo alcuni, è “strozzato” e, dai test, non lo è affatto):

test-torrent-200901281

Per il secondo test (quello che verifica la “trasparenza” della connessione), verificate solo le porte standard (quelle che usa il vostro torrent) a questo indirizzo: http://broadband.mpi-sws.org/transparency/bttest.php Il nome del progetto del sito è “glasnost” (trasparenza,  ricordate Gorbaciov?) ed è citato da uno dei maggiori esperti del settore delle telecomunicazioni in Italia, Stefano Quintarelli sul suo blog.

Quando avrete il risultato valutatene la prima parte, la “well-known” (conosciuta) porta BitTorrent (6881). Ecco il nostro test:

Is BitTorrent traffic on a well-known BitTorrent port (6881) throttled?

* The BitTorrent upload (seeding) worked. Our tool was successful in uploading data using the BitTorrent protocol.

* There’s no indication that your ISP rate limits your BitTorrent uploads. In our tests a TCP upload achieved minimal 133 Kbps while a BitTorrent upload achieved maximal 183 Kbps. You can find details here.

* The BitTorrent download worked. Our tool was successful in downloading data using the BitTorrent protocol.

* There’s no indication that your ISP rate limits your BitTorrent downloads. In our tests a TCP download achieved minimal 635 Kbps while a BitTorrent download achieved maximal 646 Kbps. You can find details here.