Mini-corsi gratuiti di informatica
Invece di cantarmele e suonarmele vi giro il comunicato che ha scritto il Comune di Desenzano per i mini-corsi che terremo presso la biblioteca del Comune. Sto lavorando ai fianchi gli altri della ciurma per far fare qualche lezione anche a loro.
Io sto già facendo un corso intero a Sirmione, con Daniele che tiene quello del sabato mattina, ma visto l’impegno con Eolo mi manca il cuore di insistere con Stefano (soprattutto per Nicolò e Silvia, non per lui! :P). Devo mettere in un angolo Massimo che, invece, non ha scusanti! Il problema è che nonostante i ritmi di lavoro continua a piacermi tenere corsi… (che sia la mamma che insegna inglese?)
Se ci fosse qualche ragazzo di buona volontà interessato ad insegnare… che si faccia avanti.
C’è inoltre un blogger che mi ha dato una risposta che solo in parte condivido sull’utilità di corsi su Windows. Per privacy non riporto il suo messaggio ed aspetto magari un suo commento qui..
Ecco il comunicato (che in questo momento non trovo più sul sito del Comune).
Dieci lezioni gratuite a Villa Brunati a partire dal 17 dicembre.
Si tratta di un ciclo di dieci mini-corsi che si terranno presso biblioteca di Villa Brunati, inaugurata la primavera scorsa in via Agello 5 a Rivoltella e che dispone di una attrezzata sala di informatica. L’obiettivo è quello fornire le conoscenze informatiche basilari per il lavoro, per lo studio, per cultura personale: saper usare correttamente un personal computer e conoscere le potenzialità dei programmi più diffusi. Le lezioni, che saranno tenute dall’ing. Cristano Belli della società coop. DiRete, tratteranno argomenti come il funzionamento di un personal computer, l’utilizzo base di Windows, Word, Excel, OpenOffice, Internet, elaborazione grafica, mentre l’ultima lezione prevede un tema a scelta dei partecipanti. Le lezioni sono gratuite e si svolgeranno tutti i lunedì alle ore 20.30 a partire dal 17 dicembre 2007 fino a lunedì 3 marzo 2008 (pausa lunedì 24 e 31 dicembre).
Dato che la sala computer ha la capienza massima di 25 persone verrà data preferenza alle pre-iscrizioni, che possono essere presentate in Biblioteca oppure inviate alla e-mail biblioteca AT comune.desenzano.brescia.it entro le ore 12 del sabato precedente la data degli incontri.
Per altre informazioni il telefono della biblioteca è lo 030 9141248.
Ebbene eccolo qui il blogger, naturalmente un corso su windows è meglio di niente, ma perché si informatizza la gente? Credo per fornirle maggiori strumenti di lavoro e possibilità di sfruttare i servizi del web 2.0.
La possibilità di accedervi non si realizza solo tramite la conoscenza di COME funziona, bisogna avere anche un computer e un sistema operativo. Per evidenti motivi il computer non può essere completamente gratuito, il sistema operativo sì però.
Il corso è gratis, i sistemi operativi sono gratuiti solo se sono Open Source e free distribution.
Widows non lo è e quando si prende un computer con già installato sistema operativo si paga. Ad ogni modo sul mio blog sotto la voce Oen Source ci sono dei post che spiegano bene la cosa, e al Bagatta c’è il profesor Redana che ha competenze molto superiori alle mie sul mondo dell’Open Source, è contattabile dal forum del liceo.
Ciao Vladimiro e grazie per il tuo commento. Con il sottoscritto sfondi una porta aperta (anche se sono un po’ meno idealista di un tempo).
Conosco il prof. Redana (sono anche un ex bagattiano, per intenderci).
Sfondi, dicevo, perché nelle serate a tema organizzate con il Progetto OnDe abbiamo fatto diversi incontri sull’Open Source (uno solo ed esclusivamente sulle tipologie di licenze fu veramente interessante).
A mio avviso è importante cominciare a spingere tutti all’uso di soluzioni quali Open Office (lo usiamo in DiRete e lo proponiamo anche ai nostri clienti). Per quanto riguarda Linux la questione è più articolata ed i tempi non sono del tutto maturi, a mio avviso, soprattutto in ambito aziendale.
Sono davvero poche le software house che sviluppano ricordandosi di Linux ed ancora meno gli utenti aziendali che usano Linux sui loro PC (ti parlo del basso Garda).
Sul lato utenti privati sarei più possibilista ma…. mancano “gli amici smanettoni” che ti possano seguire su Linux come su Windows. Lo stesso dicasi dei negozianti e peggio che andar di notte sulla grande distribuzione che passa quasi ed esclusivamente soluzioni MS.
In questi giorni ci stiamo certificando Microsoft e mi piange il cuore farlo… ma lì va il mercato e di strada ce ne è ancora troppa da fare.
(Come in tutti i corsi) farò comunque più di un accenno all’Open Source: non ho ancora visto le locandine ma nel calendario delle lezioni si cita Word/Writer + Excel/Calc… Magari ci si vede lì? C’è anche un’ultima serata a tema libero…già mezza promessa a Daniel per il blog… vedremo cosa proporranno i partecipanti del corso ;)
Non riesco a non raccogliere la palla… sentiamoci per telefono che ti tappo qualche buco questi lunedì’ sera…
Ing. Fattori Lucio
Ps: visto che il comunicato stampa ha messo il tuo “titolo” ho aggiunto anche il mio :)
Ottimo, Lucio, questo è lo spirito!
Quello dell’open source è un tema estremamente affascinante, per il quale potremmo scrivere fiumi e fiumi di bit … e non basterebbero il tempo e lo spazio sul server ;)
Che Microsoft imperi è evidente, ma che non sia l’unica possibilità lo è altrettanto. Direte lavora con client Mac e server misti (2 windows e 2 linux) e non sente per nulla la mancanza dei vecchi sistemi windows client.
Ricordo, poi, la bella esperienza fatta quando il laboratorio di informatica di Desenzano era ancora nella vecchia struttura in via Dal Molin: alcune macchine Windows furono convertite integralmente in Linux e, con l’opera paziente del bravo Algo (Caré) furono date “in pasto” agli utenti. La maggior parte di loro si accorgevano che “qualcosa non andava”, ma dopo un momento di dubbio e perplessità, cominciavano a fare le solite cose: navigare, legger la posta, scrivere una lettera, stamparla , etc.
Ricordo anche, però, il tentativo (abbandonato) di convertire all’open source una parte dei pc dello sportello di front office del comune di Desenzano. In quel caso, se non ricordo male, l’intoppo fu rappresentato dalle stampanti per le carte d’identità.
I tempi sono maturi … gli utilizzatori anche … alcune software house un po’ meno ;)
Credo che, realisticamente parlando, l’unico modo per poter inserire una buona fetta di open source nei computer moderni sia quella di fare almeno 4 o 5 passi intermedi…
Oggi abbiamo sì un OS come Ubuntu affadabile e molto più facile da utilizzare rispetto ad altre distribuzioni, ma i passaggi intermedi, costituiti da Open Office, Firefox, Thunderbird sono non solamente necessari ma obbligatori per ogni persona che si approccia ad un personal computer, soprattutto perché su 100 negozi forse uno rivende macchine senza win preinstallato.
Quindi credo che corsi di alfabetizzazione informatica debbano essere fatti con Windows, ma con una buona spinta all’open source, e magari, un giorno, li si proporranno in Linux…
Credo il succo sia questo: se hai abituato gli utenti ad usare (come dice Paolo) Open Office, Firefox, Thunderbird ecc. Poi togliere “da sotto i programmi” Windows e metterci Linux diventa più indolore… E nel frattempo la gente ha preso dimistichezza (e fiducia) nell’Open Source. Non vi nascondo che ai corsi base c’è sempre qualcuno che crede che se qualcosa è gratuito nasconde una fregatura…